Chic Zone al Giffoni Experience: Intervista a Francesca Cavallin, la "vampira" della moda

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Bella e impeccabile, Francesca Cavallin arriva al Giffoni Film Festival indossando pantaloni skinny, camicetta celeste e tacchi alti open-toe. La raffinatezza è parte di lei non solo in ciò che indossa, ma anche nel modo in cui si muove e si esprime. Siede elegantemente con gambe a cavalcioni, sorride gentile e risponde guardandomi dritta negli occhi.

Francesca, sei sempre perfettamente vestita e ti vediamo spesso in prima fila alle sfilate di pret-a-porter. Definiresti la moda una vera e propria passione o un semplice interesse?

 

Innanzitutto ti ringrazio e colgo l’occasione per ringraziare anche la persona che cura il mio stile, che è Gabriele Corbyons che è veramente e straordinariamente bravo insieme a Matteo Cassanelli, il mio ufficio stampa. Diciamo che il mio rapporto con la moda è un rapporto molto vampiresco: della moda prendo ciò che mi piace, non sono passiva, se ci sono delle cose che vanno di moda durante quell’anno, le prendo senza la necessità di essere sempre a la page. Quando mi vesto in un certo modo, anche nella vita di tutti i giorni, mi cambio spesso perché cambio umore, cambio temperatura emotiva.. quindi la uso, la sfrutto, non mi ritengo una purista. Inoltre mi diverte e mi piace perché mi dà la possibilità di interpretare degli stati d’animo o degli stati estetici. Questa è la stessa cosa che accade anche nel mio lavoro perché il costume è parte fondamentale della mia professione. Avere un certo tipo di abbigliamento piuttosto che un altro, come una gonna, una borsa, un paio di scarpe, connota il personaggio e lo segna anche nel modo di muoversi. La moda, l’abbigliamento e il costume sono fondamentali per me e mi piace viverli. Per cui non sono passiva, li sfrutto!

In Coco Chanel interpretavi il ruolo dell’aristocratica Lady Diana, rivale della stilista. Cosa ti ha lasciato l’interpretazione di questo ruolo?

Lady Diana era una nobile inglese (da non confondersi con la principessa Lady D) ed era la moglie dell’uomo di cui Coco è stata molto innamorata. Era una donna dell’aristocrazia, ma in realtà molto generosa e attenta nei confronti del sociale, una donna del proprio tempo e della storia in cui si trovava a vivere, non a caso ha lavorato come croce rossina durante la prima guerra mondiale. Purtroppo era la rivale di Coco Chanel!

Il tuo è stato un matrimonio a km 0 e  conduci uno stile di vita ecosostenibile. Credi nella possibilità di cooperazione tra case di moda ed ecosostenibilità?

Assolutamente. E’ auspicabile anzi, perché la direzione che dovremmo prendere sotto tanti punti di vista, dal punto di vista industriale e energetico, credo debba essere quella che alcuni stilisti hanno già intrapreso. Stella Mc Cartney ad esempio è molto sensibile nei confronti di tutto ciò e io sposo in pieno questo stile di vita, che ho intrapreso ancor prima di avere il mio primo figlio. E' necessario riflettere che è questo ciò che abbiamo, non esiste la Terra numero 2 o un pianeta bis, quindi dobbiamo tenercelo stretto. Per me questa è una convinzione anzi, come io la definisco, dovrebbe essere il nuovo galateo.

 

Federica Caiazzo

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