“Duccio? Un regista formato famiglia".

Visite: 3182

di Federica Caiazzo

 

Manca meno di un mese al 18 febbraio, quando si alzerà il sipario su una nuova edizione del Festival di Sanremo. In attesa di uno degli ultimi grandi riti popolari della televisione italiana e della kermesse musicale più seguita, il magazine di Chic Zone ha intervistato Valentina Stangherlin, moglie del regista Duccio Forzano, autrice tv e mamma di Emilia e Teresa.

Valentina ha già curato le precedenti edizioni di Sanremo 2010, 2011, 2013 e si prepara a quella che Fabio Fazio ha voluto all’insegna della “contemporaneità”. Anche Chic Zone sarà a Sanremo con un corner allestito a Casa Sanremo, l’Hospitality Village del Festival, dove si svolgeranno tante ed importanti iniziative. Valentina si è raccontata in questa intervista, aprendoci le porte al mondo della sua figura di donna, madre, moglie e professionista della tv.

 

Valentina, quali sono gli aspetti della tua personalità femminile che ti fanno sentire la donna che sei al cento per cento?

Inizierei dicendo che sono mamma di due bambine, l'aspetto più importante della mia vita. Prima di essere una mamma però sono un'autrice televisiva. Ho cominciato circa dodici anni fa a lavorare in televisione e questo lavoro è tuttora una mia grandissima passione, forse la passione principale della mia vita.

 

Le mie figlie successivamente hanno impegnato la fetta più grande della mia esistenza e adesso mi divido tra queste due cose: l'essere una mamma e l'essere un'autrice televisiva. E vero che con la loro nascita ho dovuto sicuramente fare qualche passo indietro, una cosa tra l'altro premeditata, perché avendo sposato una persona come Duccio - che fa un lavoro parallelo al mio e ad un livello molto alto - chiaramente la mia scelta è stata quella spingere un po' meno sulla mia carriera. Pian piano, dopo la nascita delle bambine, ho ricominciato a fare tutte le mie cose, ma sicuramente non con la stessa spinta che c'era prima.

Una splendida carriera come autrice tv: un mestiere sognato da sempre o il frutto di una strada percorsa successivamente?

Sin da bambina no. Voler fare dapprima la ballerina, poi il chirurgo e poi ancora la stilista. E' stato al liceo che ho cominciato a desiderare di voler lavorare per la televisione e precisamente di voler fare l'autrice. Forse non sapevo bene neppure di cosa si trattasse perché il mestiere dell'autore, per chi non è all'interno del settore, è un po' inafferrabile. Inoltre si è sempre trattato di casi fortuiti: appassionandomi alla musica di Daniele Silvestri, seppi che il padre Alberto Silvestri era l'autore del Costanzo Show: questo è stato ciò che mi ha fatto avvicinare a questo mestiere. Chiaramente dopo ho frequentato l'università, dove ho studiato Lettere. Maurizio Costanzo per me era diventato un mentore e, poiché frattanto aveva creato la scuola per autori tv neolaureati, dopo l'università sono riuscita ad entrare in questa scuola. E' da lì che è partito tutto: uno stage di alcuni mesi, poi Forum, e vari programmi per Mediaset.

Credi che in qualche modo l'intuito femminile – e anche il lato creativo che ne consegue – sia una marcia in più nel tuo lavoro?

Fantasia e creatività sono le mie caratteristiche da sempre. La musica e l'arte mi son piaciute sin da piccolissima, mi piaceva andare ai musei, ai concerti e si capiva che avevo una vena per niente concreta e matematica, ma molto più basata sulla creatività.

Tutto ciò mi ha aiutato molto nel mio mestiere, che di creatività ne richiede tanta. Tuttavia, accanto a questo aspetto innato è stata sicuramente accostata la costruzione: si può essere molto creativi e fantasiosi, ma il mestiere va studiato perché occorre una solida base di cultura e di tecnica. Direi quindi che il mio lavoro è sicuramente formato anche dalla mia formazione classica e dalla tecnica insegnatami da Maurizio Costanzo.

Valentina, moglie di Duccio Forzano, regista tra i più apprezzati dalla televisione e dalla musica. Prima di parlare nello specifico del tuo rapporto con Duccio, quale credi sia la sfida più grande nella vita quotidiana di una donna sposata?

Devo ammettere che a volte mi è costato dover rinunciare a dei lavori per programmi televisivi e videoclip, ma erano dei lavori non conciliabili con la famiglia perché non avrei potuto tenere fede all'impegno. Inoltre, dati gli impegni lavorativi di mio marito, non vorrei mai “fare a gara”: se lui è avanti, io prendo il resto e va benissimo così.

Il tuo rapporto odierno con Duccio: se dovessi definire tuo marito con tre aggettivi...

Energico, geniale e onesto. Sono i primi tre aggettivi che mi vengono in mente pensando al suo carattere. E' un'esplosione di energia e di creatività con delle punte di genialità perché giorno per giorno continua sempre a stupirmi con idee e intuizioni che sono ciò che di lui fanno la differenza. E poi ciò che mi piace di lui è la sua profonda onestà, sia nel lavoro che nei rapporti personali.

Quanto di te c'è in Duccio e quanto di Duccio c'è in te?

Credo ci sia molto di entrambi. Anche per il fatto che facciamo più o meno lo steso lavoro, i nostri mestieri si completano l'un l'altro e anche dal punto di vista personale è così. Il lavoro è una fetta molto importante della nostra vita, spesso ci portiamo il lavoro a casa e molte volte ci ritroviamo a parlare di progetti, per cui ci compensiamo molto. Posso dire che lui porta a me la solidità, mi appoggia nelle idee. A volte capita che lui sia la mente e io il braccio, altre volte il contrario e sono io a portare a lui tranquillità o aspetti della mia formazione storico-artistica.

Un'unione che quindi fa la forza anche dal punto di vista professionale e non solo dal punto di vista umano...

Si. Ci confrontiamo e ci consigliamo continuamente. Lui mette nel mio lavoro ciò che a volte io non ho.

Inseparabili anche a Sanremo, dove porterete con voi le vostre due bambine, Emilia e Teresa. In che modo credi percepiscano Emilia e Teresa il vostro lavoro?

Quest'anno saremo a Sanremo solo durante i cinque giorni del festival perché la mia figlia più grande, Emilia, è in prima elementare e non è opportuno che perda molti giorni di scuola. Durante il festival è ovviamente impensabile dividerci perché abbiamo i nostri rituali scaramantici che non possiamo assolutamente non fare! Credo inoltre che i bambini crescano nella realtà in cui sono calati sin dalla nascita. Per le nostre figlie è assolutamente normale essere sballottate tra i vari set televisivi, le regie e i set fotografici, così come può essere altrettanto normale cenare con Claudio Baglioni. Non vivono l'idea del personaggio famoso e in questi anni sono cresciute giocando e correndo tra le poltroncine dell'Ariston. Vivono tutto ciò come la normalità.

Immaginando un viaggio dopo l'edizione 2014 di Sanremo, dove vi piacerebbe andare e cosa vi piacerebbe fare?

Abbiamo già progettato un viaggio. Non sarà dopo Sanremo perché subito dopo ci saranno altri impegni di lavoro, ma partiremo d'estate e andremo in America. Questa scelta è dovuta al fatto che innanzitutto abbiamo il desiderio di portarvi le bambine e inoltre perché vorremmo proporre dei progetti di scrittura, specialmente di fiction, a qualche produttore. Magari non se ne farà nulla, ma sicuramente sarà un'occasione per avere degli stimoli nuovi! Siamo degli appassionati delle fiction e delle regie americane quindi sarebbe una bella sfida poter concorrere alla realizzazione di una strada più internazionale e diversa. Sarà una nuova boccata di ossigeno americano!

 

Di sotto: Valentina con il marito Duccio Forzano e con le figlie Emilia e Teresa.

Lascia un tuo commento

Scrivi un tuo commento come ospite

0
termini e le condizioni.

Commenti